lunedì 17 febbraio 2014

Di pioggia, di zuppe e di sparizioni!


Zuppa di lenticchie e cavolo nero

Di pioggia.
Posso banalmente dire che la pioggia di questo strano "non-inverno" mi ha letteralmente sfinita?? Non mi soffermo sull'argomento. Dico solamente che siamo ormai talmente abituati a questa condizione climatica che le sporadicissime volte in cui spunta un raggio di sole fa talmente strano...da sembrarci qualcosa di non familiare...
Di zuppe.
Non sono una "ricettomane". Non sono per lo scambio folle di ricette. Mi rende felice darle e riceverle col cuore. Come nel caso di questa profumatissima zuppa di lenticchie e cavolo nero.
Di sparizioni.
Non si fa. Lo so bene. Non si sparisce così. Sopraggiunti impegni mi hanno costretta a stare un po' lontana dalle pentole e dalla "cuocaimperfetta". Me ne scuso. E prometto di farmi perdonare con qualche nuova delizia...

Zuppa di lenticchie e cavolo nero

Zuppa di lenticchie e cavolo nero

Dosi per 4 persone:
Scalogno, 3 o 4 tagliati a listarelle
1 rametto di rosmarino (3-4 cm)
2 patate a pasta gialla
150 g. di lenticchie di montagna (piccoline)
6 foglie di cavolo nero
1 cm di zenzero (a piacere)
Procedimento:
Ho sciacquato le lenticchie, le ho messe nella pentola dove precedentemente avevo fatto saltare lo scalogno (per circa 3 minuti). Ho fatto saltare un po' le lenticchie, poi ho versato l'acqua, aggiunto le patate, ho portato tutto ad ebollizione ed ho unito il rametto di rosmarino, la parte di costa del cavolo nero e un pizzico di sale marino integrale. Ho lasciato cuocere per 30-35 minuti, verso la fine ho regolato il sale. Ho spento la zuppa.
Ho aggiunto alla zuppa il cavolo saltato, volendo anche lo zenzero grattugiato. Ho servito in tavola con un filo d'olio. A piacere, un cucchiaino di noci tagliuzzate.
P.s. Le dosi sono: 1 volume di lenticchie e 1 volume e mezzo di acqua, cioè 150 g di lenticchie e 350 ml di acqua).

Zuppa di lenticchie e cavolo nero

Zuppa di lenticchie e cavolo nero

giovedì 9 gennaio 2014

Signore e Signori, ecco a voi...il Panettone!

Il Panettone

Ebbene si. Ce l'ho fatta. L'esperimento è riuscito. Anzi, gli esperimenti. Perché mica amo le cose semplici io. Ne ho fatti due in contemporanea, di Panettoni. Una giornata dedicata interamente a loro. Le mie creature. Non vi dico che ansia. Impasta, non impasta. Lievita, non lievita. Si sgonfia, non si sgonfia. Insomma, tutto è andato bene. Il Panettone aveva la forma del Panettone ed era pure buono! La fortuna del principiante, secondo me. Probabilmente se dovessi riprovarci il Natale prossimo...l'impresa fallirebbe ;-) Anche se in ritardo, colgo l'occasione per augurare a tutti un meraviglioso 2014!

Il Panettone

Prima lievitazione

Seconda lievitazione

"Riposo" notturno dei Panettoni, a testa in giù!


Ingredienti:
150 ml di latte tiepido (intero)
1 uovo intero e 1 tuorlo
3 cucchiai di burro
100 g di zucchero
1 fialetta aroma arancia
buccia di limone grattugiata
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di sale
440 g di farina "per panettone"
1 bustina e 1/2 di lievito di birra secco
a piacere: frutta candita e/o 50 g di uvetta sultanina
Procedimento:
Ho versato nell'impastatrice dapprima gli ingredienti secchi: la farina, il lievito, la vanillina, il sale e lo zucchero. Poi, vi ho aggiunto le uova, precedentemente sbattute, la fialetta all'arancia, il burro ammorbidito, il latte e la buccia di limone grattugiata. Ho azionato la macchina per un primo impasto (2-3 minuti circa). Ho spento ed ho unito al composto l'uvetta (prima ammollata e poi asciugata e infarinata). Ho azionato ancora per un paio di minuti, in modo tale che l'uvetta si amalgamasse all'impasto (che è risultato morbido ed appiccicoso). Ho riposto il composto in una terrina, ho coperto con una pellicola ed ho lasciato lievitare per circa 4 ore. Trascorso questo tempo, ho trasferito l'impasto nello stampo da panettone, l'ho coperto con la pellicola e l'ho riposto in forno (spento, con luce accesa) per altre 2 ore e mezza. Infine, l'ho tolto dal forno, ho tolto la pellicola e ho acceso il forno a 170°. L'ho fatto cuocere per circa 50 minuti, controllando di tanto in tanto che non bruciasse la superficie. Ho sfornato, infilzato il panettone alla base con due stecchini da spiedino e l'ho messo a raffreddare appeso a testa in giù tra due sedie, per tutta la notte. 

Il Panettone

Il Panettone